Ferro basso, sintomi tipici

I sintomi del ferro basso, le cause di questa condizione e come affrontarla. Come riconoscere i segnali e prenderti cura della tua salute.
Ferro basso, sintomi tipici nelle donne

In un mondo che corre veloce, spesso ci dimentichiamo di ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia.

Specialmente noi donne, impegnate tra lavoro, famiglia e impegni quotidiani, rischiamo di trascurare sintomi che sembrano banali, ma che in realtà potrebbero nascondere carenze importanti, come quella del ferro.

Il ferro è un minerale essenziale per il nostro organismo, cruciale per la produzione di emoglobina, componente fondamentale dei globuli rossi, che trasporta l’ossigeno a tutti i tessuti.

Una sua carenza può non solo diminuire la nostra energia vitale, ma influenzare negativamente la salute dell’intero organismo.

Prestare attenzione alla salute attraverso controlli regolari e una dieta equilibrata è più che una buona pratica: è un atto per il presente e un investimento per il futuro.

Una vita lunga e in salute inizia infatti dalla cura dei dettagli e dall’ascolto attento dei messaggi che ogni giorno il nostro corpo ci invia.

Prestare attenzione ai segnali del nostro corpo, spesso sottovalutati, può aiutarci a scoprire di avere un basso livello di ferro ematico: è il primo passo per riconquistare il pieno benessere e migliorare la nostra qualità della vita.

Quali sono le cause del ferro basso nelle donne?

Si stima[1] che nel mondo, almeno il 20% delle donne sperimenti, almeno una volta nella vita, la carenza di ferro a causa di una serie di fattori, spesso legati a specifiche e diverse fasi della vita femminile che comportano una maggiore richiesta di questo minerale essenziale.

Mestruazioni abbondanti

Una delle cause più comuni del ferro basso nelle donne in età fertile è rappresentata dalle mestruazioni particolarmente abbondanti. Durante le mestruazioni, infatti, la perdita di sangue può essere significativa al punto da ridurre anche le scorte di ferro dell’organismo, specialmente se non compensata da un’adeguata assunzione del minerale attraverso la corretta alimentazione.[2]

Gravidanza

Durante la gravidanza, il fabbisogno di ferro aumenta notevolmente per supportare lo sviluppo del feto e l’aumento del volume del sangue materno; se l’assunzione attraverso l’alimentazione non è adeguata e se le riserve non sono sufficienti, può insorgere una carenza.[3]

Alimentazione inadeguata

Un’altra causa significativa è una dieta povera di ferro.

Il ferro negli alimenti si trova in due forme: emico (o eme) e non-emico (o non eme).

Il ferro emico, presente in alimenti di origine animale come carne rossa, pollame e pesce, viene assorbito più facilmente. Il ferro non-emico, contenuto in alimenti vegetali come legumi, cereali integrali e verdure a foglia verde, ha una biodisponibilità minore. In questo ultimo caso, alcune sostanze della dieta, come la vitamina C, ne favoriscono l’assorbimento migliorandone l’assimilazione.[4]

Problemi gastrointestinali e condizioni mediche croniche

Condizioni patologiche, come la celiachia e la malattia di Crohn, o interventi chirurgici gastrointestinali oltre all’uso prolungato di alcuni farmaci, come quelli per il trattamento del reflusso acido, possono ridurre la capacità del corpo di assorbire il ferro.[5]

Inoltre, alcune malattie croniche, come l’insufficienza renale o le malattie infiammatorie, possono interferire con la produzione di eritropoietina, un ormone necessario per la produzione di globuli rossi, riducendo, di conseguenza, il livello di ferro ematico.[6]

Quali sono i sintomi della carenza di ferro?

La carenza di ferro può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi, alcuni dei quali possono apparire in forma assai lieve, rendendo difficile la loro immediata attribuzione alla scarsità di questo minerale essenziale.

Tuttavia, è fondamentale riconoscere tempestivamente questi segnali e procedere con un controllo medico e le analisi del sangue. Questi accertamenti confermeranno o meno la presenza di una carenza di ferro, permettendo così di intervenire rapidamente per ripristinare i livelli ottimali.

I sintomi più comuni sono:

  1. Astenia: senza sufficiente ferro, il corpo non riesce ad ossigenare adeguatamente tutti i tessuti e gli organi, comportando una sensazione di affaticamento e mancanza di energia, anche con sforzi minimi.
  2. Pallore: un altro segnale evidente può essere un pallore insolito della pelle e delle mucose visibili, come l’interno della bocca o il fondo degli occhi. Questo accade perché i livelli ridotti di emoglobina nel sangue rendono la pelle meno rosa e più opaca.
  3. Respiro corto: la difficoltà respiratoria durante attività ordinariamente non impegnative può essere un campanello d’allarme. Questo sintomo si verifica quando il corpo tenta di compensare la carenza di ossigeno sanguigno aumentando la frequenza respiratoria.
  4. Tachicardia: il cuore può iniziare a battere più velocemente o in modo irregolare nel tentativo di trasportare sangue, e di conseguenza anche ossigeno, più efficientemente in tutto il corpo.
  5. Fragilità di unghie e capelli: le unghie possono diventare fragili, sottili e spezzarsi facilmente. Anche i capelli possono soffrire, diventando più sottili, asciutti e cadendo più del normale.
  6. Mal di testa e capogiri: quando il cervello non riceve abbastanza ossigeno possono manifestarsi mal di testa frequenti e sensazioni di vertigine.
  7. Insonnia e irritabilità: la carenza di ferro può causare difficoltà nell’addormentarsi. L’irritabilità, spesso conseguente a un sonno insufficiente e a un affaticamento generale, è un altro sintomo comune che si può  sperimentare, influenzando l’umore e la capacità di gestire lo stress quotidiano.
  8. Freddo alle estremità degli arti: quando il ferro è carente, può verificarsi una riduzione della circolazione sanguigna, specialmente alle estremità del corpo come mani e piedi, rendendoli insolitamente freddi anche in ambienti temperati.
  9. Formicolio alle gambe: questo sintomo può derivare da una combinazione di ridotta ossigenazione e circolazione compromessa. La mancanza di ferro influisce infatti sulla capacità del sangue di trasportare efficacemente l’ossigeno, che è vitale per il funzionamento dei nervi periferici. Pertanto, un insufficiente apporto di ossigeno può causare sensazioni anormali come formicolio.
  10. Difficoltà di concentrazione: la carenza di ferro può influenzare anche le funzioni cognitive, causando difficoltà di concentrazione e calo delle performance mentali.[7]

Come si può diagnosticare la carenza di ferro?

La diagnosi di carenza di ferro inizia solitamente in ambulatorio, dove il medico raccoglie tutte le informazioni del paziente e ne valuta i sintomi riportati.

Se la carenza di ferro è sospettata, il passo successivo è un esame del sangue, che non solo conferma la carenza ma offre anche dettagli cruciali sul suo grado e sulle possibili cause.

Il medico richiede tipicamente l’emocromo completo,[8] che fornisce una panoramica dettagliata dei vari tipi di cellule nel sangue e altre informazioni essenziali per la valutazione dello stato di salute generale.

Una volta rilevata l’anemia, per approfondire l’indagine sulla carenza di ferro si esaminano gli indici di ferro nel sangue, che includono la ferritina, un indicatore delle riserve del minerale nel corpo, e il dosaggio della transferrina nel sangue che serve a determinare la capacità del corpo di trasportare il ferro.[9]

Questo processo diagnostico non solo determina la carenza di ferro, ma aiuta anche a capirne le cause sottostanti, permettendo così allo specialista di personalizzare il trattamento per ripristinarne efficacemente i livelli e migliorare la salute generale del paziente.

Ricordiamo che il trattamento tempestivo, non solo migliora la qualità della vita quotidiana, ma previene anche complicazioni a lungo termine legate alla carenza di questo minerale essenziale.

Quali sono le conseguenze del ferro basso?

La carenza di ferro non è semplicemente una condizione temporanea da affrontare con leggerezza, ma è una situazione che può avere ripercussioni significative sulla salute generale e sulla qualità della vita di una persona nel lungo periodo.

A lungo termine, i bassi livelli di ferro possono portare a una serie di conseguenze che vanno ben oltre alla semplice stanchezza.

Innanzitutto, senza sufficiente ferro, il corpo non può produrre abbastanza emoglobina, ma anche un gran numero di molecole coinvolte in diversi processi metabolici; la conseguenza? Un’anemia sideropenica che si manifesta non solo con mal di testa, stanchezza e pallore, ma anche con una ridotta capacità di lavoro fisico e mentale, poiché tutti i tessuti dell’organismo ricevono meno ossigeno del necessario.[10]

Inoltre, le persone con carenza di ferro spesso sperimentano una diminuzione delle funzioni immunitarie, rendendole più suscettibili a infezioni e malattie perché il ferro svolge un ruolo cruciale nel mantenimento di un sistema immunitario efficiente.[11]

Dal punto di vista neurologico, la carenza di ferro può influire sulle funzioni cognitive e sul comportamento, soprattutto durante l’età dello sviluppo.

I bambini e gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili agli effetti del deficit di ferro sullo sviluppo cerebrale, che può portare a difficoltà di sviluppo neuro cognitivo e comportamentale.[12]

Anche la salute della pelle e dei capelli può deteriorarsi, comportando perdita di capelli e una pelle che appare secca e priva di colorito.[13]

Il ferro basso può causare problemi durante la gravidanza?

Durante la gravidanza, il corpo di una donna subisce trasformazioni profonde e il fabbisogno di tutti i nutrienti aumenta significativamente.

Il ferro, in particolare, è un minerale cruciale durante questo periodo delicato, essendo fondamentale per sostenere non solo la salute della madre, ma anche lo sviluppo del feto.

  • Senza un adeguato apporto di ferro, la madre può sviluppare anemia sideropenica che può lasciarla estremamente affaticata, debole e a rischio di infezioni a causa di un sistema immunitario indebolito.
  • La carenza di ferro può portare a un insufficiente apporto di ossigeno al feto, essenziale per il suo sviluppo normale. Questo può risultare in un ritardo della crescita intrauterina, un basso peso alla nascita o persino un parto prematuro, tutti fattori che possono avere impatti duraturi o permanenti sulla salute del bambino.[14]

Come si possono aumentare i livelli di ferro nel sangue?

Mantenere i fisiologici livelli di ferro nel sangue è fondamentale per prevenire le carenze e le complicazioni che ne derivano; ma in caso di livelli bassi, come è possibile aumentarli?

Ci sono diversi metodi per poterlo fare. Eccone alcuni.

Innanzitutto, è necessario seguire un’alimentazione adeguata a garantire il giusto apporto di questo minerale essenziale.

Una strategia importante è migliorare l’assorbimento del ferro introdotto con l’alimentazione: il ferro proveniente da fonti animali è generalmente assimilato maggiormente rispetto a quello presente in fonti vegetali; tuttavia, l’assorbimento di quest’ultimo può essere potenziato consumando in contemporanea alimenti ricchi di vitamina C, come una spremuta di arancia con un pasto a base di spinaci oppure condendo direttamente la verdura con del succo di limone.

Per coloro che soffrono di disturbi gastrointestinali che possono impedire l’assorbimento del ferro, è necessario consultare un medico per valutare trattamenti specifici che migliorino l’efficienza dell’assorbimento del minerale.

Può essere considerata anche la supplementazione, specialmente in casi di carenza diagnosticata o in situazioni di aumentato fabbisogno del minerale come durante la gravidanza o in presenza di mestruazioni abbondanti.

Consigliamo sempre di monitorare periodicamente i livelli di ferro attraverso esami del sangue per assicurare che restino ottimali.[15]

Quali alimenti sono ricchi di ferro?

Per mantenere ottimali livelli di ferro nel sangue, è necessario consumare abitualmente alimenti ricchi di questo minerale.

Come detto in precedenza, gli alimenti possono essere divisi in due categorie basate sul tipo di ferro che contengono: ferro emico, che si trova in alimenti di origine animale, e ferro non-emico, presente in quelli di origine vegetale.

Tra gli alimenti ricchi di ferro emico troviamo:

  • Carni rosse, come manzo e agnello.
  • Pollame, soprattutto le parti scure come le cosce.
  • Pesce, con particolare riferimento a molluschi come vongole e ostriche, che sono tra le fonti più concentrate di ferro.

Per quanto riguarda il ferro non-emico, i suoi principali fornitori includono:

  • Legumi, come lenticchie, fagioli e ceci, che sono anche eccellenti fonti di fibra e proteine.
  • Verdure a foglia verde, come spinaci e cavoli, che oltre al ferro forniscono una vasta gamma di vitamine e minerali.
  • Frutta secca e semi, tra cui uvetta, albicocche secche e semi di zucca, utili come snack ricchi di nutrienti.

Per migliorare l’assorbimento del ferro è utile associare questi alimenti a fonti di vitamina C, come agrumi, pomodori, peperoni e broccoli.

Questa combinazione è particolarmente importante quando si consumano fonti di ferro non-emico, rendendo il ferro più biodisponibile per l’assorbimento da parte del corpo.[16]

Come si può prevenire la carenza di ferro?

Prevenire la carenza di ferro è un aspetto fondamentale per mantenere un equilibrio ottimale della salute, specialmente per le popolazioni a rischio come donne in età fertile, donne incinte, adolescenti in fase di crescita e anziani.

La prevenzione inizia con una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti ricchi di ferro; è cruciale consumarli regolarmente.

Allo stesso tempo, limitare il consumo di sostanze che inibiscono l’assorbimento del ferro, come il calcio in eccesso, il caffè e il tè, specialmente durante i pasti, può fare una grande differenza.

È anche importante effettuare le analisi del sangue almeno ogni 6 mesi per monitorare i livelli; i controlli preventivi sono essenziali per intervenire prontamente prima che la carenza di ferro si evolva in anemia.

Infine, consigliamo sempre di consultare un medico che può prescrivere integratori a base di ferro, specialmente in fasi della vita in cui il fabbisogno di ferro aumenta o quando la dieta da sola non riesce a soddisfare le necessità del corpo.

La prevenzione della carenza di ferro non solo migliora la qualità della vita quotidiana ma supporta anche il benessere a lungo termine, permettendo a ciascuno di vivere una vita più sana e attiva.[17]

I consigli di Manas

Un’integrazione bilanciata per le carenze di ferro

Ferroguna è particolarmente consigliato come supporto nutrizionale nei casi di:

  • Aumentato fabbisogno: in gravidanza, puerperio, allattamento, accrescimento, senescenza, attività sportiva;
  • Diminuito assorbimento intestinale: carenze dietetiche, ridotto assorbimento di ferro a livello intestinale. Dieta vegetariana o vegana;
  • Aumentata perdita di sangue: fisiologica per mestruazioni abbondanti.

 

 

[1] Percy L, Mansour D, Fraser I. Iron deficiency and iron deficiency anaemia in women. Best Pract Res Clin Obstet Gynaecol. 2017 Apr;40:55-67. doi: 10.1016/j.bpobgyn.2016.09.007. Epub 2016 Oct 1. PMID: 28029503.

[2] Munro MG, Mast AE, Powers JM, Kouides PA, O’Brien SH, Richards T, Lavin M, Levy BS. The relationship between heavy menstrual bleeding, iron deficiency, and iron deficiency anemia. Am J Obstet Gynecol. 2023 Jul;229(1):1-9. doi: 10.1016/j.ajog.2023.01.017. Epub 2023 Jan 24. PMID: 36706856.

[3] https://www.humanitas.it/malattie/anemia-da-carenza-di-ferro-o-anemia-sideropenica/

[4] https://www.humanitas.it/malattie/anemia-da-carenza-di-ferro-o-anemia-sideropenica/

[5] Dahlerup JF, Eivindson M, Jacobsen BA, Jensen NM, Jørgensen SP, Laursen SB, Rasmussen M, Nathan T. Diagnosis and treatment of unexplained anemia with iron deficiency without overt bleeding. Dan Med J. 2015 Apr;62(4):C5072. PMID: 25872536. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25872536/

[6] Łukaszyk E, Łukaszyk M, Koc-Żórawska E, Tobolczyk J, Bodzenta-Łukaszyk A, Małyszko J. Iron Status and Inflammation in Early Stages of Chronic Kidney Disease. Kidney Blood Press Res. 2015;40(4):366-73. doi: 10.1159/000368512. Epub 2015 Jun 20. PMID: 26160488.

[7] https://www.humanitas.it/malattie/anemia-da-carenza-di-ferro-o-anemia-sideropenica/

[8] https://www.humanitas.it/visite-ed-esami/esami-del-sangue/

[9] DeLoughery TG. Iron Deficiency Anemia. Med Clin North Am. 2017 Mar;101(2):319-332. doi: 10.1016/j.mcna.2016.09.004. Epub 2016 Dec 8. PMID: 28189173.

[10] https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/anemia-da-carenza-di-ferro#sintomi

[11] DeLoughery TG. Iron Deficiency Anemia. Med Clin North Am. 2017 Mar;101(2):319-332. doi: 10.1016/j.mcna.2016.09.004. Epub 2016 Dec 8. PMID: 28189173.

[12] Gallagher PG. Anemia in the pediatric patient. Blood. 2022 Aug 11;140(6):571-593. doi: 10.1182/blood.2020006479. PMID: 35213686; PMCID: PMC9373018.

[13] DeLoughery TG. Iron Deficiency Anemia. Med Clin North Am. 2017 Mar;101(2):319-332. doi: 10.1016/j.mcna.2016.09.004. Epub 2016 Dec 8. PMID: 28189173.

[14] Raut AK, Hiwale KM. Iron Deficiency Anemia in Pregnancy. Cureus. 2022 Sep 8;14(9):e28918. doi: 10.7759/cureus.28918. PMID: 36225459; PMCID: PMC9541841.

[15] https://www.humanitas.it/malattie/anemia-da-carenza-di-ferro-o-anemia-sideropenica/

[16] Moustarah F, Daley SF. Dietary Iron. [Updated 2024 Jan 8]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK540969/

[17] https://www.humanitas.it/malattie/anemia-da-carenza-di-ferro-o-anemia-sideropenica/

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