Colon irritabile, dove fa male e cosa fare

Dove fa male quando si ha il colon irritabile, le cause del dolore e come riconoscerlo. Trattamento per gestire il dolore e migliorare la qualità della vita.
Colon irritabile, dove fa male

Un disturbo subdolo e pervasivo affligge una significativa fetta della popolazione occidentale: si tratta della sindrome dell’intestino irritabile (SII).

Questa condizione colpisce tra il 3% e il 5% delle persone, manifestandosi con una prevalenza più alta tra le donne e gli individui al di sotto dei cinquant’anni.

Oltre a compromettere le normali funzioni intestinali, la sindrome dell’intestino irritabile incide drasticamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, spingendo a una continua ricerca di strategie efficaci per la gestione dei sintomi e per ritrovare un equilibrio quotidiano.[1]

Colon irritabile: di cosa si tratta?

La sindrome del colon irritabile (IBS) è un disturbo molto comune a carico del sistema gastrointestinale che, essendo classificata come una condizione dall’andamento cronico ricorrente, non ha una cura definitiva e, pertanto, richiede una gestione continua per mitigare l’impatto dei sintomi sulla vita quotidiana degli individui.[2]

Questi sintomi possono limitare le normali attività quotidiane, alterare la capacità di lavorare in modo produttivo e influenzare le interazioni sociali e personali.

Le persone che soffrono di IBS possono dover fare anche i conti con problemi imprevisti come l’urgenza di trovare un bagno, il dolore cronico e la fatica.

Tutte queste condizioni possono alimentare stress e ansia.[3]

Dove fa male quando si ha il colon irritabile?

La localizzazione del dolore e la gamma di sintomi associati alla sindrome del colon irritabile possono variare ampiamente da individuo a individuo; ciononostante, la maggior parte delle persone sperimenta fastidi comuni.

Quali sono i sintomi del colon irritabile?

  • Dolore e disagio addominale, che spesso si allevia temporaneamente dopo la defecazione. La localizzazione del dolore può variare: a volte si avverte più basso, altre volte può essere percepito come diffuso in tutto l’addome.
  • Urgenza di evacuazione, una sensazione improvvisa e fastidiosa di dover svuotare l’intestino.
  • Costipazione e/o stipsi che possono causare dolore e gonfiore addominale.
  • Diarrea urgente che può essere stressante e dolorosa.
  • Produzione eccessiva di gas che può causare gonfiore, distensione addominale e dolore conseguente.

La sindrome del colon irritabile può influenzare il benessere generale, causando affaticamento e interruzioni del sonno, spesso dovute al dolore o alla necessità frequente di usare il bagno.

Quali sono le cause del dolore nel colon irritabile?

La sindrome del colon irritabile è una condizione complessa e multifattoriale, il cui dolore può essere scatenato da una combinazione di fattori fisiologici e psicosociali.[4]

Alterazioni della motilità intestinale

Una delle caratteristiche dell’IBS è l’alterazione nella motilità dell’intestino: l’intestino può contrarsi troppo rapidamente (diarrea) o troppo lentamente (costipazione), causando crampi o dolore in tutto il sistema gastrointestinale.

Ipersensibilità viscerale

Le persone con IBS spesso sperimentano una maggiore sensibilità agli stimoli che normalmente non sarebbero dolorosi; questo significa che anche le normali contrazioni intestinali e il gonfiore possono essere percepite come dolorose.[5]

Fattori psicologici

Lo stress e altri determinanti psicologici possono influenzare significativamente la sintomatologia del colon irritabile: emozioni intense, come quelle derivate da ansia o depressione, possono influire a livello enterico, aggravando i sintomi e il dolore.

Disbiosi intestinale

Alterazioni nella composizione dei batteri intestinali (microbiota) sono state osservate in molti pazienti con IBS.

Questa condizione può influenzare la funzione intestinale e contribuire alla percezione dei sintomi.[6]

Alimentazione

Certi alimenti assunti con la dieta possono scatenare o peggiorare i sintomi della sindrome del colon irritabile, incluso il dolore.

Per esempio, alimenti ricchi di FODMAPs (fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides, and polyols – un gruppo di carboidrati fermentabili e scarsamente assorbiti) sono noti perché possono aumentare la motilità e la secrezione del colon, causando sintomi fastidiosi in molte persone con questa condizione.[7]

Come si può riconoscere il dolore del colon irritabile?

Per poter gestire con un trattamento ad hoc la sindrome del colon irritabile, è fondamentale innanzitutto riconoscerne i sintomi associati.

Il tipico dolore associato a questa condizione ha alcune caratteristiche distintive e una sintomatologia correlata che può aiutare a identificare correttamente la condizione.

  1. Localizzazione: il dolore è tipicamente localizzato nell’addome inferiore, ma può variare in intensità e posizione; non è insolito che si sposti in diverse aree dell’addome nel tempo.
  2. Natura: il dolore intestinale è spesso descritto come un crampo o un dolore sordo e continuo; può essere intermittente, con periodi di aggravamento seguiti da momenti di sollievo. Alcuni pazienti descrivono anche una sensazione di bruciore.
  3. Tempistica: il dolore tende a manifestarsi almeno una volta alla settimana per tre mesi consecutivi circa.
  4. Correlazione con le funzioni intestinali: il dolore spesso si allevia dopo una defecazione; al contrario, può intensificarsi dopo i pasti e durante i periodi di maggiore stress.
  5. Altri sintomi associati: il dolore raramente si verifica da solo, ma è spesso accompagnato da altri sintomi come gonfiore, gas eccessivo, diarrea o costipazione.

La presenza di questi sintomi aggiuntivi può aiutare il professionista a confermare la presenza di IBS.[8]

Identificare il dolore del colon irritabile e i sintomi correlati richiede una valutazione attenta ed è fondamentale che la persona collabori tenendo, ad esempio, un diario dei sintomi che documenti quando il dolore si verifica, la sua intensità, e qualsiasi altro fattore scatenante o alleviante che può essere uno strumento utile per la diagnosi e la gestione dell’IBS.

Diagnosi del medico

Oltre a riconoscere in autonomia i sintomi appena elencati, sarà poi necessaria una conferma della condizione da parte dello specialista.

La diagnosi della sindrome dell’intestino irritabile si basa su un approccio prettamente clinico, data l’assenza di test specifici per questa condizione.

Il processo inizia con una visita approfondita da parte di un gastroenterologo, durante la quale vengono esaminate le caratteristiche dei sintomi riportati dal paziente, il suo stile di vita e la storia clinica personale e familiare.

Il medico condurrà anche un esame fisico dettagliato, prestando particolare attenzione a eventuali segni che possano suggerire condizioni più gravi.

Tra questi segni di allarme, il medico valuterà la presenza di sintomi quali dimagrimento inspiegabile, anemia, febbre, tracce di sangue nelle feci, dolore che persiste anche dopo l’evacuazione, disturbi notturni o la comparsa di sintomi dopo i 50 anni; questi possono indicare malattie diverse dalla sindrome del colon irritabile e richiedere ulteriori indagini.

Dopo la valutazione iniziale, se necessario, il professionista può richiedere esami aggiuntivi per escludere altre patologie caratterizzare da sintomi simili, come, ad esempio, la diverticolosi o la malattia infiammatoria intestinale.

Questi possono includere analisi del sangue e delle feci, una colonscopia per esaminare direttamente il colon o una TAC addominale per un’immagine più completa degli organi interni.

Attraverso questo approccio, il medico può arrivare a una diagnosi accurata, garantendo alla persona affetta una gestione mirata del disturbo.[9]

Quali sono le opzioni di trattamento disponibili per il dolore associato al colon irritabile?

Il trattamento del dolore associato alla sindrome del colon irritabile (IBS) è basato principalmente sulla gestione e la riduzione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita: le opzioni di trattamento sono varie e richiedono un approccio personalizzato.

Modifiche alla dieta

Una delle prime linee di intervento include la modifica dell’alimentazione: molti pazienti con IBS trovano sollievo eliminando o riducendo il consumo di alimenti scatenanti i sintomi. In questo contesto, la dieta a basso contenuto di FODMAPs ha dimostrato in molti casi efficacia.[10]

È importante procedere sotto la guida di un dietologo per assicurarsi che l’alimentazione rimanga equilibrata e nutrizionalmente adeguata.

Farmaci

Prima dell’assunzione di farmaci per il trattamento dei sintomi, come gli antispastici per rilassare i muscoli dell’intestino, riducendo il dolore e gli spasmi muscolari, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Alcuni medicinali in basse dosi possono aiutare a ridurre il dolore e i crampi gastrointestinali e possono aiutare a gestire l’ansia che spesso accompagna le persone con questa condizione.

Probiotici

L’integrazione con probiotici può aiutare a riequilibrare il microbiota intestinale, che in alcuni studi[11] è stato trovato alterato nei pazienti con la sindrome del colon irritabile.

Questi possono contribuire a ridurre il gonfiore e migliorare altri sintomi digestivi.

Terapie psicologiche

Data la stretta connessione tra mente e intestino, le terapie psicologiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), l’ipnoterapia e le tecniche di rilassamento possono essere particolarmente efficaci e contribuire alla gestione del dolore e di altri sintomi associati alla sindrome del colon irritabile.

Queste tecniche aiutano a controllare e gestire lo stress, il quale può essere un importante fattore scatenante i sintomi.[12]

Attività fisica

L’esercizio regolare è un altro elemento cruciale nella gestione dell’IBS: l’attività fisica può aiutare a regolare la motilità intestinale e a ridurre lo stress, contribuendo a diminuire il dolore e il disagio.[13]

Biofeedback

Il biofeedback è una tecnica terapeutica che si sta dimostrando efficace nella gestione della sindrome del colon irritabile.

Questo metodo si basa sull’utilizzo di apparecchiature specializzate per aiutare i pazienti a diventare consapevoli e a controllare le funzioni corporee normalmente involontarie, come la tensione muscolare e la risposta del sistema nervoso.

Attraverso il monitoraggio in tempo reale delle funzioni biologiche, la persona impara a modulare la sua risposta fisica agli stimoli stressanti in grado di esacerbare la condizione e, con la guida di un terapista specializzato, si sviluppano strategie per gestire lo stress e la tensione, elementi che influenzano significativamente l’andamento della condizione.[14]

I consigli di Manas

Rimuovi le sostanze irritanti e tossiche dall’intestino

Nell’ambito delle strategie terapeutiche disponibili per il trattamento della sindrome del colon irritabile, i medici sono in continua ricerca per soluzioni efficaci che possano alleviare i sintomi che tale condizione comporta. Tra le varie opzioni in commercio, Enterosgel si distingue come una formula innovativa che offre un approccio gentile ma efficace nel trattamento della sindrome del colon irritabile. Enterosgel assorbe e rimuove le sostanze irritanti e tossiche che possono contribuire all’infiammazione e alla disfunzione intestinale. Il prodotto non interferisce con l’assorbimento delle vitamine e dei nutrienti essenziali, cosa fondamentale per coloro che possono già essere suscettibili e vulnerabili agli squilibri nutrizionali.

 

[1] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[2] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[3] Patel N, Shackelford KB. Irritable Bowel Syndrome. [Updated 2022 Oct 30]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK534810/

[4] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/sindrome-dell-intestino-irritabile/sindrome-dell-intestino-irritabile

[5] Elsenbruch S. Abdominal pain in Irritable Bowel Syndrome: a review of putative psychological, neural and neuro-immune mechanisms. Brain Behav Immun. 2011 Mar;25(3):386-94. doi: 10.1016/j.bbi.2010.11.010. Epub 2010 Nov 20. PMID: 21094682.

[6] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[7] Liu J, Chey WD, Haller E, Eswaran S. Low-FODMAP Diet for Irritable Bowel Syndrome: What We Know and What We Have Yet to Learn. Annu Rev Med. 2020 Jan 27;71:303-314. doi: 10.1146/annurev-med-050218-013625. PMID: 31986083.

[8] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[9] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[10] Liu J, Chey WD, Haller E, Eswaran S. Low-FODMAP Diet for Irritable Bowel Syndrome: What We Know and What We Have Yet to Learn. Annu Rev Med. 2020 Jan 27;71:303-314. doi: 10.1146/annurev-med-050218-013625. PMID: 31986083.

[11] Dale HF, Rasmussen SH, Asiller ÖÖ, Lied GA. Probiotics in Irritable Bowel Syndrome: An Up-to-Date Systematic Review. Nutrients. 2019 Sep 2;11(9):2048. doi: 10.3390/nu11092048. PMID: 31480656; PMCID: PMC6769995.

[12] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[13] Patel N, Shackelford KB. Irritable Bowel Syndrome. [Updated 2022 Oct 30]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK534810/

[14] Goldenberg JZ, Brignall M, Hamilton M, Beardsley J, Batson RD, Hawrelak J, Lichtenstein B, Johnston BC. Biofeedback for treatment of irritable bowel syndrome. Cochrane Database Syst Rev. 2019 Nov 12;2019(11):CD012530. doi: 10.1002/14651858.CD012530.pub2. PMID: 31713856; PMCID: PMC6848969.

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