Esosomi e processi di regolazione del fegato

Gli esosomi sono vescicole extracellulari che trasportano molecole tra cellule, facilitando la comunicazione intercellulare e influenzando processi biologici chiave.
Esosomi e processi di regolazione del fegato

Cosa sono gli esosomi

Gli esosomi sono vescicole extracellulari molto piccole adibite al trasporto di importanti molecole, come grassi, proteine ed acidi nucleici.

Queste vescicole consentono la comunicazione orizzontale tra le cellule, coordinano molteplici funzioni metaboliche fisiologiche e assumono un ruolo spesso non secondario in alcune patologie.

Quasi tutti i tipi di cellule del fegato, come gli epatociti e le cellule di Kupffer, rilasciano esosomi.

Gli esosomi secreti dalle cellule epatiche svolgono un ruolo importante nella regolazione delle funzioni fisiologiche generali e partecipano anche all’insorgenza e allo sviluppo di malattie del fegato, tra cui epatite virale, epatosteatosi, insufficienza epatica, fibrosi, cancro.

Come depurare il fegato

Il fegato è responsabile della disintossicazione del nostro corpo; esso, infatti, immagazzina i nutrienti e ne controlla il metabolismo.

Oltre alla pelle, il fegato filtra la maggior parte delle tossine e dei prodotti di scarto di tutti gli organi e li espelle attraverso i reni o la bile.

Questi prodotti di scarto includono sostanze come alcol, nicotina e farmaci.

Sebbene il fegato sia un organo intrinsecamente molto robusto e resiliente, troppo sovraccarico tossico può a lungo termine danneggiarlo.

Ma non ci accorgiamo facilmente di quanto il fegato stia male! Di norma non dà segni di sofferenza (non fa male), non consentendo il rilievo delle alterazioni di cui è vittima fino a quando lo stadio della malattia è parecchio avanzato.

È possibile proteggere il fegato seguendo una dieta sana e uno stile di vita adeguato, moderando o evitando:

  • alcol
  • nicotina
  • dolci e cibi zuccherati
  • grassi malsani (ad esempio troppo grassi saturi)
  • stile di vita sedentario
  • riposo notturno non adeguato (dormire poco e male)
  • stress
  • rabbia, ira

Cosa mangiare

Cosa mangiare

In generale, il modo migliore per proteggere il fegato è seguire una dieta equilibrata ed evitare gli alimenti e le abitudini negative, elencate poc’anzi, che possono danneggiarlo.

Tra gli alimenti che possono avere un effetto positivo sul fegato:

  • le noci del Brasile, perché ricche di zinco, elemento che può aiutare il fegato con la rigenerazione
  • i broccoli e i ravanelli, dato che contengono glucosinolati, che aiutano il fegato contro alcune tossine
  • le verdure amare, ad esempio cicoria (tarassaco), cardo o carciofi, perché stimolano le funzioni epatiche; nel cardo la silimarina è un importante protettore funzionale, di cui esistono numerose prove di utilità clinica; nei carciofi la cinarina svolge altrettanto effetto favorevole
  • il limone, ricco di vitamine e antiossidanti e fonte di citrato, ottimo tampone del pH e utile per facilitare la funzione di drenaggio renale (correlata a quella disintossicante del fegato) e prevenire la formazione di certi tipi di calcoli
  • l’olio di lino, poiché contiene acidi grassi omega-3, che svolgono un’importante funzione nell’aiutare il fegato equilibrare le quote dei grassi elaborati.

Questi cibi, oltre a migliorare la salute del nostro fegato, contribuiscono anche a mantenere il peso in modo naturale.

È comunque fondamentale farsi guidare dal proprio medico o da un dietologo specialista per stabilire la dieta più adatta ai propri bisogni.

Farmaci per disintossicare il fegato

Gli strumenti farmacologici a disposizione per disintossicare il fegato sono davvero limitati. Poche sostanze medicinali hanno capacità in tal senso: il glutatione[1] a dosi massicce viene spesso utilizzato in medicina d’emergenza per limitare eventuali intossicazioni epatiche acute, come anche l’acetilcisteina,[2] l’acido ursodesossicolico ha mostrato in letteratura capacità disintossicanti e reologiche della bile,[3] la solfo-adenosil-metionina (ademetionina) ha mostrato capacità disintossicanti anche del fegato,[4] come anche la silimarina.[5]

Assume un valore cardinale tenere sotto controllo la salute di questo importante organo con la riduzione del peso e con un controllo stretto dei parametri della glicemia (zucchero nel sangue) e del metabolismo lipidico (grassi nel sangue).

Integratori per depurare il fegato

Vitamine del gruppo B

La vitamina B è un gruppo di otto vitamine importanti per la salute e il benessere.

Ogni singola vitamina B è coinvolta in vari processi metabolici, come cofattore o coenzima.

Senza queste vitamine il fegato può andare incontro a serie disfunzioni metaboliche.[6]

Gli integratori di vitamina B possono migliorare la funzionalità epatica e proteggere l’organo.

La vitamina B3 (niacina), in particolare, è stata collegata alla prevenzione del danno epatico associato alla steatosi epatica non alcolica.[7],[8]

N-acetil cisteina

La N-acetil-cisteina (NAC) è un antiossidante riconosciuto.

É usato per trattare una varietà di malattie, inclusi problemi respiratori, cardiaci, neurologici etc.

Ha anche un effetto comprovato nel trattamento del sovradosaggio di paracetamolo.

In caso di avvelenamento da metalli pesanti, la NAC aiuta a proteggere il fegato e i reni dai danni, poiché aumenta l’escrezione di questi metalli attraverso le urine.

Tisane depurative

Date le sue proprietà anche il tè verde (epigallocatechina gallato[9]) può avere effetti disintossicanti che aiutano la salute del fegato.

La curcuma contiene curcumina, antiossidante che nelle giuste dosi è in grado di proteggere il fegato[10].

Infusioni con estratti di cardo mariano e schisandra[11] aiutano a migliorare e proteggere il funzionamento del fegato.

Cardo mariano

Il cardo mariano è un’erba da fiore imparentata con la margherita.

È un antico rimedio per molte malattie del fegato ed è stato utilizzato fin dall’epoca greco-romana per trattare problemi come ittero, epatite e calcoli alla cistifellea.

L’estratto dei semi di cardo mariano contiene silimarina, un efficace antiossidante.

La silibina ostacola anche i processi infiammatori che svolgono un ruolo importante nella regolazione della risposta immunitaria.

Schisandra

La Schisandra chinensis è una pianta medicinale utilizzata nella medicina cinese come alimento funzionale che ha numerosi benefici per la salute.

La ricerca ha dimostrato che Schisandra protegge il fegato e può prevenire danni epatici acuti da stress.

Fegato ingrossato

Il gonfiore del fegato è noto in gergo medico come “epatomegalia”.

Il decorso non è doloroso, quindi nella maggior parte dei casi si può scoprire casualmente o durante un’ecografia dell’addome.

Solo se per le sue dimensioni aumentate il fegato preme dall’interno su altre strutture dell’addome, contro il diaframma o contro le costole, può provocare dolore.

Quando il soggetto se ne accorge deve necessariamente rivolgersi al suo medico.

Noti fattori di rischio per lo sviluppo di questa patologia possono essere:

  • consumo cronico di alcol
  • dieta malsana
  • alimentazione eccessiva, obesità
  • diabete
  • sindrome metabolica.

Steatosi epatica

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD, NASH), anche chiamata “fegato grasso”, è un eccessivo accumulo di grasso nel fegato, che porta gradualmente all’infiammazione.

La malattia è associata a un disturbo metabolico, non all’abuso di alcol.

La steatosi epatica non alcolica può verificarsi a qualsiasi età, ma quelle più colpite sono le persone di età compresa tra i quaranta e i sessanta anni.

L’incidenza di NAFDL è stimata intorno al 20-30% della popolazione nei paesi occidentali, percentuale in aumento soprattutto nelle persone in sovrappeso e con diabete.

In media, il 50% delle persone obese soffre di fegato grasso[12].

La steatosi epatica non alcolica può essere attribuita a diversi fattori.

Quelli più importanti includono:

  • abitudini alimentari con eccesso di consumo di zucchero e generalmente legate a sovrappeso o obesità
  • dieta ipercalorica
  • eccesso di bevande dolci e di fruttosio
  • disbiosi intestinale
  • carenza di vitamina D.

Sovraccarico epatico

Il sovraccarico epatico può essere riconosciuto da diversi sintomi, facilmente individuabili.

Tra essi:

  • macchie marroni o scure che compaiono sul viso, talvolta rilevate
  • pelle della fronte grassa (in assenza di squilibri ormonali accertati)
  • eczemi e dermatiti frequenti
  • occhi con riflesso giallognolo.

Prima di giungere a conclusioni affrettate o di scegliere eventuali terapie “fai da te” è indispensabile farsi visitare dal proprio medico.

Lesioni epatiche causate da farmaci

Molti medicinali possono influenzare il funzionamento del fegato e alterarlo.

Le statine (usate per trattare il colesterolo alto) possono aumentare i livelli degli enzimi epatici e causare danni al fegato (di solito lievi), senza produrre sintomi inerenti l’organo.

Alcuni farmaci convenzionali danneggiano il fegato in modo più o meno serio, raramente con manifestazione sintomatica, come ingiallimento della pelle e degli occhi (ittero), dolore addominale, prurito, tendenza a lividi e sanguinamento; la maggior parte delle volte il declino della sua normale funzionalità è dovuto al reiterato ricorso a questi medicinali (uso cronico) che può influire nel tempo, alterando progressivamente il suo corretto metabolismo.

In gergo medico, il termine “danno epatico indotto da farmaci” viene utilizzato per descrivere i danni al fegato causati da farmaci; ciò include anche quelli provocati da droghe ricreative, erbe medicinali, piante medicinali e integratori alimentari.[13]

Fegato e reni

Il fegato e i reni sono organi strettamente collegati dal punto di vista funzionale.

Entrambi servono per espellere i prodotti metabolici finali e le tossine.

Le malattie del fegato spesso riguardano anche malattie o disturbi funzionali dei reni.

L’insufficienza renale, per esempio, si sviluppa anche in conseguenza di una malattia del fegato.

Assolutamente imprescindibile, in caso di sospetta insufficienza renale, è sottoporsi a controllo medico specialistico, per stabilire come e quando intervenire con una terapia adeguata.

Esosomi e regolazione del fegato

In un siffatto contesto, si inserisce la ricerca su queste particolari microvescicole, che hanno un ruolo importante nella comunicazione intercellulare.[14]

In un articolo descrittivo che ne illustra chiaramente la genesi, il ruolo e le finalità, si fa espresso riferimento ad un compito specifico svolto nelle cellule epatiche[15].

Viene riportata la letteratura di riferimento a sostegno delle capacità di contenere serie malattie del fegato, come la steatoepatite non alcolica (NAFLD o NASH), la fibrosi, le epatiti, l’epatotossicità da farmaci, il carcinoma.

Viene anche suggerito il ricorso ad un innovativo integratore alimentare, in grado di influenzare la funzionalità dell’organo in caso di sofferenza, fornendo supporto e frenando il decadimento funzionale[16].

Medicina delle basse dosi

Nell’ambito della Medicina non Convenzionale esistono diverse possibilità di ricorso a medicinali in bassa dose capaci di influire sulla funzionalità epatica.

Tra essi:

  • Sulfur -> drenante d’eccellenza, essendo ogni tossina depurata dal fegato coniugata allo zolfo per essere eliminata nelle vie biliari
  • Taraxacum -> erba amara dalle note capacità depurative
  • Carduus marianus -> dal quale vengono ricavate la silimarina e la silibina (vedi paragrafo relativo)
  • Cynara scolymus -> il carciofo, anch’esso riconosciuto frutto utile per le capacità di drenaggio tossinico del fegato
  • Chionanthus virginica -> utile in caso di difficoltà di deflusso della bile
  • Lycopodium clavatum -> soprattutto idoneo a frenare la progressione patologica dei tessuti, per stipsi, meteorismo e cattiva digestione, in particolare in soggetti con importante componente psico-emozionale.

Sono altresì disponibili complessi di più principi comprendenti sia quelli descritti, come anche altri sinergici, in grado di agire sui diversi aspetti della malattia epatica. Soltanto il professionista esperto può tuttavia guidare alla scelta più consapevole e opportuna, e quindi ci si deve necessariamente rivolgere a lei/lui.

Non dimentichiamo, infine, che la salute del fegato deriva principalmente da ciò di cui ci nutriamo: la dieta, quindi, è la prima terapia da considerare per l’ottimale funzione di quest’organo.[17]

I consigli di Manas

Per la fisiologica funzionalità epatica

Epatoguna è un integratore alimentare a base di Fegato liofilizzato di suino, Colina e Tè verde; la Colina contribuisce al mantenimento della normale funzione epatica e aiuta a mantenere il fisiologico metabolismo dei lipidi. Il Tè verde (Camellia sinensis L. Kuntze) è antiossidante e contribuisce alla normale funzione intestinale.

 

[1] https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/glutatione/

[2] https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/lesioni-e-avvelenamento/avvelenamento/avvelenamento-da-paracetamolo

[3] https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/patologie-epatiche-e-della-cistifellea/disturbi-della-cistifellea-e-delle-vie-biliari/calcoli-biliari?query=acido%20ursodesossicolico%20pu%C3%B2%20aiutare

[4] https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/argomenti-speciali/integratori-alimentari/s-adenosil-l-metionina-same?query=ademetionina

[5] https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/argomenti-speciali/integratori-alimentari/cardo-mariano?query=silimarina

[6] https://www.ospedalebambinogesu.it/vitamine-del-gruppo-b-89763/

[7] https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/patologie-epatiche-e-della-cistifellea/manifestazioni-dell-epatopatia/steatosi-epatica?query=steatosi%20epatica%20non%20alcolica

[8] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8424975/

[9] https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/epigallocatechina-gallato/

[10] https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/spezie/curcuma/

[11] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6412213/

[12] https://www.epicentro.iss.it/alcol/pdf/SINTESILIBROBIANCOGASTROcov.pdf

[13] https://www.msdmanuals.com/home/liver-and-gallbladder-disorders/drugs-and-the-liver/liver-injury-caused-by-drugs

[14] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5327461/

[15] https://www.medibio.it/medicina-biologica/2013/189/1376/pdf/MB022021_01.pdf

[16] https://www.medibio.it/medicina-biologica/2013/169/1291/pdf/MB1901_01.pdf

[17] https://liverfoundation.org/it/for-patients/about-the-liver/health-wellness/nutrition/

ATTENZIONE Le informazioni contenute sul Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento e non rappresentano un consulto medico, una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, né sostituiscono in nessun caso il parere del medico. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano. Siamo sempre disponibili a migliorare il contenuto dei nostri articoli: se rilevi inesattezze o imprecisioni scrivici a [email protected].
Leggi il disclaimer

Prodotti che potrebbero interessarti