In questo articolo
Le vitamine sono composti organici essenziali che svolgono un’ampia varietà di funzioni biologiche.
Questi micronutrienti, indispensabili in piccole quantità, devono essere prevalentemente assunti attraverso l’alimentazione, poiché il corpo è incapace di produrli in quantità sufficienti, fatta eccezione per specifiche circostanze.
Le vitamine si dividono in due categorie principali: idrosolubili (come le vitamine del gruppo B e la vitamina C), che necessitano di una regolare assunzione dato che vengono eliminate con l’urina e non sono accumulate in grandi quantità nel corpo1; e liposolubili (come le vitamine A, D, E e K), che possono essere immagazzinate nei tessuti adiposi e nel fegato per periodi più lunghi.2
Tra queste, la vitamina D risulta essere anche un pro-ormone,3 ottenibile tramite l’esposizione alla luce solare, oltre che attraverso l’alimentazione e gli integratori.
Come tale, quindi, diventa una vitamina “anomala” in quanto non essenziale, ossia in grado di essere prodotta dal nostro organismo.
La sua funzione più conosciuta è quella di facilitare l’assorbimento del calcio e del fosforo nell’intestino, elementi fondamentali per la salute delle ossa.
Tuttavia, studi scientifici4 hanno rilevato che la vitamina D è implicata anche nella modulazione del sistema immunitario e nel mantenimento della funzione muscolare.
Quali sono i sintomi della carenza di vitamina D?
La vitamina D, chiamata anche “vitamina del sole“, riveste un ruolo cruciale nel nostro organismo, dato il suo coinvolgimento nella salute delle ossa, nel sistema immunitario e in numerosi altri processi fisiologici.5
Generalmente, i valori di norma nel sangue della 25-idrossivitamina D devono essere compresi fra i 30 e i 100 ng/ml.6
La sua carenza, ancora molto diffusa soprattutto in diverse fasce della popolazione, può sfociare in una vasta gamma di disturbi, alcuni dei quali subdoli, sfumati e meno riconoscibili.
Identificare una carenza di vitamina D può essere complesso, poiché i sintomi possono essere facilmente confusi con altri disturbi o stati di malessere generale.
Esistono però alcuni segnali che ne indicano la possibile insufficienza:7
- dolori muscolari
- dolore alle ossa
- affaticamento
- umore depresso e malinconico
- infezioni frequenti
- ritardo nella guarigione delle ferite
- perdita di capelli
Come si può diagnosticare la carenza di vitamina D?
Una volta riconosciuti uno o più fra questi campanelli d’allarme, è opportuno contattare il proprio medico e sottoporsi quanto prima alle analisi del sangue, al fine di effettuare una corretta diagnosi e identificare l’effettivo deficit.
Cosa significa avere una bassa concentrazione di vitamina D?
La carenza di vitamina D è un problema che interessa l’intero organismo e numerose funzioni, le cui ripercussioni sulla salute possono essere insidiose e manifestarsi gradualmente nel corso degli anni, anche senza sintomi.
A rischio le ossa
Uno degli impatti più noti di una carenza di vitamina D è sull’apparato scheletrico.
La vitamina D è fondamentale per l’assorbimento del calcio nell’intestino, elemento essenziale per il mantenimento di ossa forti e per la prevenzione di disturbi come l’osteopenia, l’osteoporosi e il rachitismo nei bambini.
Senza la giusta dose di vitamina D l’organismo non può assorbire il calcio in modo efficace, e questo può portare a ossa fragili e a un aumento del rischio di fratture.8
E il sistema immunitario?
Studi recenti hanno svelato il ruolo significativo che questa vitamina svolge nel sistema immunitario.
La vitamina D, infatti, attiva le difese innate del corpo contro gli agenti patogeni, riducendo così il rischio di suscettibilità ad ammalarsi a causa di aggressioni microbiche.
Una carenza prolungata può compromettere la capacità di combattere le infezioni, portando a una maggiore esposizione a malesseri come l’influenza e, potenzialmente, ad un aumento del rischio di sviluppare altre malattie.9
Livelli di vitamina D e malattie cardiovascolari
La ricerca ha collegato bassi livelli di vitamina D anche a un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, compresi l’ipertensione, le malattie cardiache e l’ictus.
Si ritiene che la vitamina D influenzi la pressione sanguigna attraverso la regolazione del sistema renina-angiotensina, un meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna e il bilancio idrico; una grave carenza può incidere anche sulla salute dei reni e del fegato.10
Un problema globale
La carenza di vitamina D si è rivelata una rilevante questione di salute pubblica, che colpisce ogni anno milioni di persone in svariate regioni del mondo, a prescindere dalle condizioni climatiche e quindi dall’esposizione quotidiana al sole.
Infatti, la carenza di vitamina D non è limitata alle sole aree con scarsa esposizione solare, come i paesi nordici, ma anche in regioni con abbondante luce solare, come il Medio Oriente, il Sud-est asiatico e alcune aree dell’Australia.
Questo paradosso può essere attribuito a diversi fattori, tra cui stili di vita che limitano l’esposizione al sole, la cattiva alimentazione, l’abbigliamento troppo coprente per motivi culturali o religiosi e l’urbanizzazione, che riduce le opportunità di esposizione solare. Anche il tipo di lavoro svolto può incidere, poiché chi fa attività all’aperto ed in condizioni climatiche favorevoli sarà favorito rispetto a chi le esegue al chiuso o in zone in cui l’irradiazione solare è limitata: un giardiniere avrà maggiori possibilità di un impiegato amministrativo.
Tra l’altro, la carenza di vitamina D può colpire persone di qualsiasi età: bambini, adolescenti, adulti e anziani sono tutti vulnerabili, ma per motivi diversi.
Nei bambini e negli adolescenti, la rapida crescita e lo sviluppo scheletrico possono aumentare il fabbisogno di vitamina D, mentre negli anziani, la ridotta capacità della pelle di sintetizzare la vitamina D dal sole e l’assorbimento intestinale meno efficiente possono esacerbare il rischio di carenza.11
Come supplire alla carenza di vitamina D?
Una cosa è certa: è possibile rimediare alla carenza di vitamina D oppure prevenirla, attraverso un approccio multidisciplinare, che include lo stile di vita e il ricorso sia alle fonti naturali sia agli interventi dietetici e, ove necessario, il trattamento farmacologico.
Innanzitutto, l’esposizione alla luce solare rappresenta il metodo più naturale e diretto per incrementare i livelli di vitamina D.
La pelle umana, infatti, sintetizza questa vitamina quando viene esposta ai raggi ultravioletti.
È importante, tuttavia, bilanciare questo approccio con la necessità di proteggere la pelle dai potenziali danni causati dall’eccessiva esposizione solare, come scottature e rischi di patologie cutanee.
Una breve esposizione di circa 15 minuti ogni 2-3 giorni, particolarmente nelle ore meno calde della giornata, può contribuire significativamente al fabbisogno di vitamina D senza incorrere in rischi per la salute.12
Parallelamente, è importante seguire una dieta equilibrata e ricca di alimenti che la contengono, come il pesce grasso (salmone, sgombro, sardine), l’olio di fegato di merluzzo, il tuorlo d’uovo e i funghi.
Anche alimenti quali latte, succhi di frutta e cereali possono ulteriormente contribuire a soddisfare il fabbisogno giornaliero.13
Per promuovere una crescita sana e il rafforzamento osseo nei bambini, è consigliato integrare la loro dieta con calcifediolo o con colecalciferolo, entrambi precursori della vitamina D, essenziali per l’assorbimento del calcio e il mantenimento di una struttura scheletrica robusta.
In casi di grave carenza accertata o di particolari condizioni di salute che impediscono un’adeguata sintesi o assorbimento della vitamina D, può rendersi necessaria l’integrazione con prodotti che ne ristabiliscano il livello ottimale.
I consigli di Manas
Osso duro… sorriso puro
Parlando di salute delle ossa, è importante ricordare che la tendenza all’osteopenia è frequente soprattutto dopo i 50 anni.
L’osteopenia è una condizione a cui può concorrere anche un ridotto apporto o un aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti derivanti dall’alimentazione, come vitamine e minerali (tra cui la vitamina D), che contribuiscono a mantenere ossa e denti sani così come al fisiologico assorbimento del calcio e ai suoi normali livelli nel sangue. Quando non risulta possibile o sufficiente assumere tali nutrienti con la dieta è possibile ricorrere ad un’integrazione alimentare.
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GunaVit D3K2 con componenti nutrizionali selezionati e mirati, utili in caso di aumentato fabbisogno o di diminuito apporto alimentare, nasce dalla ricerca in Nutraceutica Fisiologica Guna.
In particolare:
OSSA, DENTI E PELLE
- Le Vitamine D e K, lo Zinco e il Magnesio aiutano a mantenere le ossa sane;
- La Vitamina D e il Magnesio contribuiscono al mantenimento di denti sani;
- Lo Zinco concorre a mantenere pelle, capelli e unghie sane;
METABOLISMO DEL CALCIO
- La Vitamina D concorre al fisiologico assorbimento e utilizzo del calcio e del fosforo e a normali livelli di calcio nel sangue;
SISTEMA IMMUNITARIO
La Vitamina D e lo Zinco supportano il buon funzionamento del sistema immunitario. I probiotici sono utili per l’equilibrio della flora intestinale.
Stanco e affaticato?
In primavera ed estate, con il cambio di stagione, non è infrequente si verifichino stati di stanchezza e affaticamento. Anche un’intensa attività sportiva, una regolare pratica motoria o un’attività lavorativa di tipo fisico, possono incrementare le normali funzioni metaboliche, e richiedere quindi un aumentato fabbisogno dei nutrienti fondamentali.
L’apporto tramite l’alimentazione di vitamine e minerali è importante anche per mantenere in salute la pelle, i capelli e le unghie e per contrastare lo stress ossidativo.
Quando l’apporto di tali nutrienti tramite la dieta è insufficiente, è possibile ricorrere ad un’integrazione alimentare.
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- le Vitamine B2, B5, B6, B12 e C, il Folato, il Ferro e il Magnesio che contribuiscono alla riduzione di stanchezza e affaticamento. La Vitamina D, il Calcio e il Magnesio che concorrono alla normale funzione muscolare
- la Vitamina H che partecipa al mantenimento di pelle e capelli sani. Il Selenio e lo Zinco che concorrono al mantenimento di unghie sane
- le Vitamine B2, C, E ed il Rame che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
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In autunno e inverno, con l’arrivo del freddo, è ancora più importante mantenere il sistema immunitario in salute. Un’intensa attività sportiva, o lavorativa di tipo fisico, possono condizionare la normale funzionalità del sistema immunitario, e richiedere quindi un aumentato fabbisogno dei nutrienti fondamentali.
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- Lattoferrina, una proteina che nel nostro organismo è coinvolta in diverse funzioni
- Polpa del frutto di Baobab, che supporta le naturali difese dell’organismo e la funzionalità delle prime vie respiratorie
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- le Vitamine A, B6, B12, C e D, il Rame, il Folato e lo Zinco che supportano il buon funzionamento del sistema immunitario
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Stati più o meno prolungati di stanchezza e affaticamento ed eccessivo stress ossidativo possono riflettere un ridotto apporto o un aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti derivanti dall’alimentazione. Quando non risulta possibile o sufficiente assumere tali nutrienti con la dieta è possibile ricorrere ad un’integrazione alimentare.
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- La Vitamina D3 partecipa al mantenimento della normale funzione muscolare;
- Il Selenio concorre alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
1 Lykstad J, Sharma S. Biochemistry, Water Soluble Vitamins. 2023 Mar 6. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 30860745. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30860745/
2 Reddy P, Jialal I. Biochemistry, Fat Soluble Vitamins. 2022 Sep 19. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 30521290. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30521290/
3 https://www.humanitas.it/news/cos-e-la-carenza-da-vitamina-d-e-perche-e-importante-prevenirla/
4 https://www.humanitas.it/news/cos-e-la-carenza-da-vitamina-d-e-perche-e-importante-prevenirla/
5 Chauhan K, Shahrokhi M, Huecker MR. Vitamin D. 2023 Apr 9. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 28722941. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28722941/
6 https://www.humanitas.it/news/cos-e-la-carenza-da-vitamina-d-e-perche-e-importante-prevenirla/
7 Sizar O, Khare S, Goyal A, et al. Vitamin D Deficiency. [Updated 2023 Jul 17]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK532266/
8 https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/carenza-dipendenza-e-tossicit%C3%A0-vitaminica/carenza-e-dipendenza-dalla-vitamina-d
9 Aranow C. Vitamin D and the immune system. J Investig Med. 2011 Aug;59(6):881-6. doi: 10.2310/JIM.0b013e31821b8755. PMID: 21527855; PMCID: PMC3166406.
10 de la Guía-Galipienso F, Martínez-Ferran M, Vallecillo N, Lavie CJ, Sanchis-Gomar F, Pareja-Galeano H. Vitamin D and cardiovascular health. Clin Nutr. 2021 May;40(5):2946-2957. doi: 10.1016/j.clnu.2020.12.025. Epub 2020 Dec 29. PMID: 33397599; PMCID: PMC7770490.
11 https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-nutrizionali/carenza-dipendenza-e-tossicit%C3%A0-vitaminica/carenza-e-dipendenza-dalla-vitamina-d
12 https://www.humanitas.it/news/cos-e-la-carenza-da-vitamina-d-e-perche-e-importante-prevenirla/
13 Lamberg-Allardt C. Vitamin D in foods and as supplements. Prog Biophys Mol Biol. 2006 Sep;92(1):33-8. doi: 10.1016/j.pbiomolbio.2006.02.017. Epub 2006 Feb 28. PMID: 16618499.
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