Collagene, cos’è e a cosa serve

La pelle, con l’avanzare dell’età, comincia gradualmente a perdere tono, luminosità ed elasticità poiché l’organismo non produce più collagene a sufficienza. Spesso ci si domanda se sia possibile riattivare la formazione di collagene per curare la pelle e rallettarne il declino.

In realtà sì, è possibile! Scopriamo insieme come.

Come attivare il collagene

Il collagene è la proteina quantitativamente più importante del corpo umano poiché insieme all’elastina funge da impalcatura al tessuto connettivo della pelle, alle ossa, ai denti, cartilagini, muscoli, tendini, legamenti, fasce e nervi rinnovandosi continuamente.

Tuttavia, il normale invecchiamento associato ad altri fattori esterni, come la carenza di nutrienti (dovuta a scorretta alimentazione), il fumo, l’alcol, l’inquinamento, la luce solare e lo stress ossidativo possono contribuire a rallentarne produzione e corretto metabolismo, alterando la funzionalità di questi tessuti.^[1]

Quando la produzione di collagene nell’organismo inizia a diminuire non solo si evidenziano i primi inestetismi cutanei, visibili a occhio nudo, ma si verifica anche un progressivo rallentamento nella cicatrizzazione delle ferite.

Nonostante venga fisiologicamente prodotto dall’organismo, è possibile e opportuno integrare il collagene, sia iniettandolo localmente, sia assumendo integratori, sia applicando creme e sieri a livello topico.

Integratori a base di collagene

In commercio esistono molteplici integratori a base di collagene che forniscono un aiuto nel rallentare il normale processo di invecchiamento della pelle e la comparsa di rughe e inestetismi.

Essi non fanno ingrassare, potendo viceversa contribuire a controllare il peso corporeo se associati a un corretto piano alimentare, poiché favoriscono il senso di sazietà.

Secondo alcuni studi, anche l’ingestione dell’estratto naturale di collagene marino idrolizzato per circa 90 giorni può essere efficace per il benessere della cute, poiché diminuisce le rughe e migliora l’elasticità e l’idratazione della pelle.^[2]

Tuttavia, nonostante i benefici e un buon profilo di sicurezza è sempre opportuno farsi consigliare da un medico specializzato in merito alle dosi e al tipo di integratore da assumere.^[3]

È possibile integrare il collagene anche attraverso l’alimentazione. Alcuni tipi di alimenti sono dei veri e propri integratori naturali di collagene, come ad esempio i fagioli, le uova, i latticini e il brodo di ossa (in particolare di manzo, pollo e pesce).^[4]

Creme e sieri

Anche le creme e i sieri per uso topico possono aiutare a donare alla pelle una maggiore elasticità, compattezza e luminosità.

In particolare, i prodotti che contengono sia collagene (struttura) che acido ialuronico (idratazione) si sono dimostrati i più efficaci per rallentare gli inestetismi dovuti all’invecchiamento cutaneo. Questo perché mentre il collagene influenza l’elasticità della pelle, l’acido ialuronico consente una maggior idratazione, tonificando e rimpolpando la pelle.^[5]

Controindicazioni

L’assunzione della proteina di collagene è generalmente ben tollerata dall’organismo, poiché non ci sono prove che dimostrino un’interazione del collagene con specifici farmaci o altre sostanze. Inoltre, non altera la funzionalità di tessuti e organi, come ad esempio il fegato, se correttamente gestito (qualità e quantità).

Tuttavia, in particolari contesti come ad esempio un’eventuale allergia, può indurre effetti indesiderati come:

• nausea
• bruciori di stomaco
• dissenteria
• reazioni cutanee
• mal di testa
• debolezza

Per tali ragioni, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico per farsi consigliare il miglior trattamento a base di collagene, in modo da evitare problemi di qualsiasi genere.^[6]

I consigli di Manas

Nelle mani di un professionista esperto, esistono Dispositivi Medici iniettabili a base di tropocollagene di tipo I da derma suino (più simile a quello umano) che possono essere utili in numerose condizioni cliniche di deficit, come nei traumi, in riabilitazione, dopo interventi chirurgici, nelle distrofie, in terapia antalgica, a fini estetici, in odontoiatria, ecc. Devono essere gestiti con precise modalità di inoculo secondo il tipo di problematica e sua localizzazione (sono poco utili se utilizzati genericamente mediante iniezione intramuscolo classica), poiché agiscono prevalentemente in modo meccanico (non farmacologico) rinforzando i tessuti lesi in modo funzionalmente utile alla loro disposizione spaziale ed al loro ruolo nell’organismo.