Sali alcalinizzanti, cosa sono e quando usarli

I sali alcalinizzanti aiutano l’organismo a ripristinare l’equilibrio acido-base. Quali sono e quando assumere integratori alcalinizzanti.
Sali alcalinizzanti, quali sono e quando usarli

Il nostro corpo è un sistema complesso ed il mantenimento di una condizione di equilibrio funzionale (omeostasi) tra i network che lo costituiscono è fondamentale per garantire il corretto funzionamento di tutti i suoi processi. Tra i vari sistemi di controllo della funzionalità generale dell’organismo, l’equilibrio acido-base svolge un ruolo vitale in questo compito.

In biologia, l’espressione equilibrio acido-base è utilizzata per riassumere l’insieme dei processi fisiologici che l’organismo mette in atto al fine di mantenere un livello di acidità (pH) compatibile con lo svolgimento delle principali funzioni metaboliche. Il pH è una misura della concentrazione di ioni idrogeno (H+) presenti nel nostro organismo. Il pH può variare da molto acido (pH=0) ad estremamente basico (pH=10), il valore di pH=7 descrive la condizione di neutralità.

Un pH paria circa 7,4 rappresenta la condizione di normalità per il corpo umano.[1]

Quando l’equilibrio acido-base viene compromesso, possono verificarsi una serie di problemi di salute.

Un ambiente troppo acido nel corpo può contribuire allo sviluppo di patologie come osteoporosi, patologie con componente l’infiammatoria cronica, malattie cardiache e neurodegenerative.

D’altro canto, un’eccessiva basicità è associata a malfunzionamento dei sistemi di detossificazione dell’organismo, a problemi di digestione e a compromissione del sistema immunitario.

L’equilibrio acido-base è mantenuto da[2]

  1. Sistemi chimici tampone
  2. Attività polmonare
  3. Attività renale

Sistemi chimici tampone

I tamponi chimici sono soluzioni che resistono alle variazioni di pH. I sistemi tampone intracellulari ed extracellulari consentono un controllo rapido delle alterazioni dell’equilibrio acido-base.

Un sistema tampone è costituito da un acido debole e dalla sua base coniugata; quest’ultima sequestra gli ioni H+ mentre l’acido debole può cederli, minimizzando così le variazioni della concentrazione di H+ liberi. Un sistema di tampone efficiente riduce al minimo le variazioni di pH, mentendolo il più possibile vicino al valore ottimale di 7,4

Attività polmonare

L’atto respiratorio è un sistema di controllo del pH più lento e meno efficiente rispetto ai tamponi chimici (circa il 25% in meno). Quando il pH del sangue scende, viene aumentata l’espirazione di anidride carbonica (CO2) ed il pH del sangue aumenta di conseguenza

Attività renale

Il rene controlla il pH regolando la quantità di HCO3− (ione idrogenocarbonato) che viene escreta o riassorbita. Il riassorbimento dell’HCO3− è equivalente all’eliminazione di H+ libero. Cambiamenti nella regolazione acido-base renale avvengono da ore a giorni dopo le modifiche effettive dello stato acido-base.

Cause e sintomi dell’acidosi metabolica

L’acidosi metabolica può essere causata da diversi fattori e può manifestarsi attraverso una serie di sintomi ben specifici.

In particolare, l’equilibrio acido-basico può essere alterato da alcune condizioni, quali:

  • Disturbi renali: ad esempio l’insufficienza renale può influire sulla capacità di eliminazione gli acidi in eccesso, portando ad un abbassamento del pH del
  • Disturbi respiratori: condizioni come l’asma, l’insufficienza respiratoria o le malattie polmonari croniche possono causare una diminuzione nell’eliminazione di anidride carbonica (CO2) attraverso la respirazione. L’accumulo di CO2 nel sangue può portare all’aumento dell’acidità.
  • Chetoacidosi diabetica: è una complicanza potenzialmente pericolosa per i pazienti affetti da diabete di Tipo 1 o di Tipo Durante questa condizione, il corpo produce quantità eccessive di chetoni, che sono acidi, a causa di una mancanza di insulina o di un utilizzo inefficace dell’insulina. Ciò porta all’acidità nel sangue.
  • Intossicazione da alcol o farmaci: l’abuso di alcol o l’assunzione di alcuni farmaci può causare un accumulo di acidi nel corpo. L’organismo può avere difficoltà a metabolizzare questi acidi, portando a un aumento dell’acidità nel sangue.
  • Dieta sbilanciata: una dieta ricca di cibi ad alto contenuto di acidi, come carni, prodotti lattiero-caseari, zucchero raffinato e cibi trasformati, può contribuire all’eccessiva acidità nel corpo. L’assunzione insufficiente di alimenti alcalinizzanti, come frutta e verdura, può aggravare questo squilibrio.[3]

Altri fattori che possono alterare l’equilibrio acido-basico includono:

  • stress
  • inquinamento ambientale
  • vita sedentaria.

Quando l’organismo si trova in uno stato di acidosi metabolica può manifestare diversi sintomi, in alcuni casi anche molto fastidiosi.

In linea generale un ph troppo basso può portare a:

  • aumentata acidità gastrica
  • comparsa di eczemi
  • unghie e capelli fragili
  • dispepsia
  • ansia
  • Aumentata irritabilità
  • stipsi
  • frequenti mal di testa
  • alterazioni del ritmo sonno veglia
  • frequenti crampi
  • affaticamento anomalo
  • debolezza
  • perdita di peso
  • sudorazione eccessiva
  • comparsa di fenomeni di

È importante sottolineare che i sintomi dell’acidosi metabolica possono variare da individuo a individuo e dipendono dalla gravità del disturbo e dalle cause sottostanti. In presenza di sintomi sospetti, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

La gestione dell’acidosi metabolica si concentra sulla correzione delle cause sottostanti, il ripristino dell’equilibrio acido-base e il trattamento delle complicanze eventualmente presenti.[4]

Come mantenere l’equilibrio acido-base

Come mantenere l’equilibrio acido-base

Il nostro corpo è in grado di mantenere l’equilibrio acido-base in modo autonomo; tuttavia, come abbiamo visto, ci sono fattori che contribuiscono ad abbassare il pH costringendo organi e sistemi tampone a un eccessivo lavoro che, se insufficiente a compensare l’incremento di pH, determina una condizione di acidosi metabolica.[5]

Per contribuire a mantenere l’equilibrio acido-base, in primo luogo è bene controllare la propria alimentazione limitando il consumo di cibi acidificanti e favorendo quello di cibi alcalinizzanti.

Tra i primi troviamo quelli ad alto contenuto di zuccheri, alimenti raffinati, carni, alcuni tipi di legumi e di cereali, mentre tra gli alimenti alcalini troviamo frutta e verdure crude, frutta secca e cereali integrali.[6]

Inoltre, è importante idratarsi adeguatamente: l’acqua svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio acido-base; bisogna infatti bere a sufficienza (almeno 2-2,5 l) durante il giorno per mantenere una buona idratazione.[7]

L’acqua alcalina o l’acqua arricchita con minerali possono essere opzioni da considerare, ma è importante consultare un professionista sanitario per determinare l’idoneità e la quantità di acqua necessaria per ciascun individuo.

Inoltre è necessario ridurre lo stress: lo stress cronico può contribuire all’acidità nel corpo.

Pratiche come lo yoga, la meditazione, la respirazione profonda e l’esercizio fisico possono aiutare a ridurre lo stress e mantenere un corretto equilibrio acido-base.[8]

Sali alcalinizzanti, quali sono e quando assumerli

Può capitare che l’alimentazione non sia sufficiente a mantenere inalterato l’equilibrio acido-base soprattutto quando non è possibile introdurre giornalmente il giusto apporto di cibi alcalinizzanti. In questi casi è possibile ricorrere a integratori salini alcalinizzanti che aiutano a neutralizzare l’eccesso di acidi.

Tra i sali minerali che contribuiscono al riequilibrio dell’acidosi metabolica ci sono i Sali di calcio, di magnesio, di potassio, di zinco e di sodio.[9]

Ad esempio, il magnesio è un minerale alcalinizzante che può aiutare a neutralizzare l’acidità; è possibile assumerlo attraverso integratori alimentari o attraverso alimenti ricchi di magnesio, come verdure a foglia verde, semi e noci.

Per capire se l’organismo è in una condizione di acidosi metabolica è possibile misurare il ph dell’urina e della saliva con l’utilizzo di apposite cartine tornasole.

Per avere una misurazione più accurata è opportuno misurare il ph 3 volte al giorno per 5 volte la settimana e fare una media dei risultati ottenuti considerando che il ph ottimale dell’urina varia tra 6,5 e 7,2.

Specifichiamo inoltre che l’assunzione di sali alcalinizzanti dovrebbe essere sempre discussa con un medico o un nutrizionista;

È fondamentale tra l’altro considerare l’apporto di sali alcalinizzanti come parte di una dieta equilibrata e sana, che includa una varietà di alimenti nutrienti e alcalinizzanti, come frutta, verdura e cereali integrali.

È possibile che in alcune condizioni patologiche specifiche, come problemi renali o malattie croniche, l’assunzione di sali alcalinizzanti possa richiedere una supervisione medica più attenta.

Pertanto, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario per valutare la propria situazione individuale e determinare se l’assunzione di sali alcalinizzanti è appropriata e sicura.[10]

I consigli di Manas

Per il metabolismo acido-base e le funzioni depurative dell’organismo

Gunabasic contiene una selezione di componenti, tra cui sali minerali, beta carotene ed estratti vegetali, noti per le proprietà alcalinizzanti, drenanti e remineralizzanti. Un equilibrio acido-base bilanciato è indispensabile per l’omeostasi dell’organismo e per il mantenimento della condizione di benessere nel tempo.

 

 

[1] Hopkins E, Sanvictores T, Sharma S. Physiology, Acid Base Balance. [Updated 2022 Sep 12]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507807/

[2] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/malattie-endocrine-e-metaboliche/regolazione-e-disturbi-dell-equilibrio-acido-base/regolazione-dell-equilibrio-acido-base#Equilibrio-acido-base_v987125_it

[3] Burger MK, Schaller DJ. Metabolic Acidosis. [Updated 2022 Jul 19]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK482146/

[4] Burger MK, Schaller DJ. Metabolic Acidosis. [Updated 2022 Jul 19]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK482146/

[5] Hopkins E, Sanvictores T, Sharma S. Physiology, Acid Base Balance. [Updated 2022 Sep 12]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507807/

[6] Siener R. Dietary Treatment of Metabolic Acidosis in Chronic Kidney Disease. Nutrients. 2018 Apr 20;10(4):512. doi: 10.3390/nu10040512. PMID: 29677110; PMCID: PMC5946297.

[7] https://www.humanitas.it/news/acqua-perche-e-importante-bere/

[8] Tashima CK. Metabolic acidosis after stress. N Engl J Med. 1969 Mar 20;280(12):671. doi: 10.1056/nejm196903202801217. PMID: 5764856.

[9] https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/farmaci-dellapparato-gastrointestinale/bicarbonato-di-sodio/

[10] Schwalfenberg GK. The alkaline diet: is there evidence that an alkaline pH diet benefits health? J Environ Public Health. 2012;2012:727630. doi: 10.1155/2012/727630. Epub 2011 Oct 12. PMID: 22013455; PMCID: PMC3195546.

ATTENZIONE Le informazioni contenute sul Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento e non rappresentano un consulto medico, una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, né sostituiscono in nessun caso il parere del medico. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano. Siamo sempre disponibili a migliorare il contenuto dei nostri articoli: se rilevi inesattezze o imprecisioni scrivici a [email protected].
Leggi il disclaimer

Prodotti che potrebbero interessarti